
La rinascita di Storace
L’infortunio è un brutto incubo ormai alle spalle grazie a mesi di duro lavoro per recuperare e tornare in piscina. Stefania Storace, la gelidista ora residente a Gorgonzola, ha chiuso l’anno natatorio con due medaglie di bronzo. “Mi dicevo: non andrò ai Campionati Italiani. Non parteciperò nemmeno ai Mondiali. Una brutta caduta, la frattura dell’omero, il dolore, la paura di non tornare più in vasca. In tanti lo pensavano. Qualcuno diceva che non avrei più nuotato, altri che ci sarebbe voluto almeno un anno” riflette ora Storace.
Le due medaglie a Piacenza, nella piscina olimpionica della Vittorino da Feltre: bronzo nei 50 rana e bronzo nei 50 dorso. “Un risultato che, per me, vale oro. Non perché siano solo medaglie, ma perché sono il simbolo
della mia resilienza, della mia voglia di non mollare.
Sono profondamente grata al dottor Santicchi, che ha compiuto un vero e proprio miracolo. E ai miei fi sioterapisti, che ogni giorno lavorano con competenza e umanità. Le sedute sono dure, a volte insopportabili. Ho pianto, più volte. Ma non ho mai smesso di crederci. E oggi, quelle
lacrime si sono trasformate in sorrisi” commenta la gelidista. Volere è potere non è solo uno slogan: è una verità che si costruisce ogni giorno con fatica, coraggio e passione. Questa è la mia rinascita. Non è fatta di titoli mondiali o record, ma di determinazione, tenacia e amore per il nuoto” chiude Storace.
(fonte: Radar | Giovedì 5 giugno 2025 n. 23/2025